Qualora un individuo, in un determinato momento della sua esistenza, non appare più in grado di avere totalmente la possibilità di risultare autonomo, non potrà certamente stare in solitudine dentro la propria residenza. Potrà avere la necessità di una badante di notte, sebbene i suoi familiari abbiano provveduto a facilitarli le cose sotto l’aspetto strutturale, addirittura eseguendo degli interventi di ristrutturazione, eliminando gli ostacoli architettonici, agevolandolo totalmente nella sua abitabilità dentro il suo appartamento. Chi risulta addirittura afflitto da una certa malattia come è possibile che sia, per ipotesi, una malattia neurodegenerativa, è probabile che abbia delle difficoltà per ciò che concerne pure le capacità naturali come pulirsi o cibarsi. Queste sono azioni che appaiono semplicissime, però occorre pensare di trovarsi nella situazione di chi non ha più la possibilità di poterle eseguire per comprendere in che modo potersi muovere, e questa capacità risulta certamente nelle mansioni di un badante che ha ricevuto un’istruzione in tal senso. Solitamente i familiari potrebbero essere preoccupatissimi di allontanarsi da chi è tanto debole affidandolo a qualcheduno, quindi il badante dovrà possedere un’enorme abilità per far vedere che è possibile lasciarlo nelle sue mani dandone prova. È possibile che lavori e collabori con i familiari soltanto una parte del giorno appunto la notte, per un contratto di assistenza notturna. Per questo la persona assistita non dovrà possedere un’abitazione nella quale sia necessario ospitare un ulteriore individuo come nel caso del badante convivente, il quale dovrà possedere una camera da letto per sé stesso. Perciò colui che dovrà assisterla la notte non avrà bisogno di uno spazio per potersi adattare regolarmente vivendo quindi un’esistenza vicino alla persona assistita escludendo il fatto di disinteressarsi della propria.
Le differenze tra il badante h24 e il badante di notte
Esiste una diversità tra badante convivente e badante di notte, cioè quello che addirittura si prende cura, soltanto in orario notturno o per alcune ore della notte, della persona che assiste. In codesto secondo paragrafo del trafiletto, sarà possibile capire in cosa consiste. Prima di tutto risulta fondamentale affermare che pure il badante h24 svolge la propria mansione per un limite di 8 ore ogni 24, per il fatto che non occorre credere che la vita in comune significhi operare un’intera giornata, privandosi di possedere una vita privata o privandosi di potersi rilassare, poiché non risulterebbe possibile. Pertanto l’incarico che dovrà essere svolto dai badanti verrà svolto nel corso delle ore che lavorano, le quali per il badante convivente risultano quelle 8 ore, invece per il badante che svolge la propria mansione soltanto di notte risultano solo le ore in cui lavora. Per le 16 ore della giornata, vale a dire il tempo rimanente, il badante h24, a differenza del badante di notte, in ogni modo resterà dentro la residenza, così da poter soccorrere l’assistito nel caso in cui gli venga un malanno. Ci sono casi in cui la persona assistita non è capace di scendere dal letto per recarsi nella toilette, per ipotesi, e allora sarà il badante che dovrà fare tale tipologia di intervento, oppure nel caso in cui non possa eseguire dei movimenti dovrà cambiargli gli indumenti e occuparsi della sua pulizia riservata. Infine entrambi i badanti hanno diritto ad una giornata libera, la quale dovrà risultare garantita appunto per il fatto che hanno bisogno di riposarsi visto che la loro mansione risulta alquanto impegnativa e piena di incombenze. L’unica differenza risulta quella che al badante convivente gli spettano 12 ore di permesso in più nel corso della settimana.
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Significato di Colf (Wikizionario)
Etimologia della parola Baby Sitter (Wikipedia)
Agenzia Badanti Roma – Servizi per la Famiglia è leader a Roma: Badante, Assistenza Domiciliare, Assistenza per Anziani, Colf, Pulizie a Ore, Baby Sitter (Sito)